La sigla APE è ben nota a tutti gli architetti, ma anche a chi sta per comprare una nuova casa o ha intenzione di vendere il proprio appartamento: essa identifica l’attestato di prestazione energetica, vale a dire un documento tecnico il cui scopo è quello di determinare il consumo di energia di un edificio, o di una parte di un edificio, in un anno. Che riguardi un appartamento in un condominio, una villa bifamiliare o qualsiasi altro tipo di immobile, questo attestato mette a disposizione del cittadino un’informazione utile, chiara, trasparente e comprensibile a proposito del livello di efficienza energetica dell’edificio a cui fa riferimento.

Chi si occupa dell’APE
A gestire tutte le procedure relative all’attestato di prestazione energetica è un tecnico incaricato, che prima di redigere il documento deve prendere in esame le caratteristiche e le peculiarità dei materiali che compongono gli impianti e gli involucri: si rendono necessarie, tra l’altro, le verifiche di trasmittanza e termoigrometriche delle pareti e dei tetti, che riguardano il cosiddetto valore di dispersione, ma anche il rendimento dei vari impianti, da quello di raffrescamento a quello di riscaldamento, senza dimenticare – ovviamente – gli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria e quelli per la produzione di energia rinnovabile, nel caso in cui siano presenti.
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