Quando si affronta il tema della alopecia androgenetica, nota anche come calvizie maschile o calvizie comune, non è facile trovare persone preparate. Infatti, nonostante la calvizie arrivi a colpire oltre 2 uomini adulti su 3 nel corso della loro vita (può comparire anche sulle donne seppur in percentuale decisamente ridotta) vige una grande disinformazione in materia. Diciamo anzi che la maggior parte di coloro i quali soffrono di tale patologia tendono invece a rassegnarsi al loro triste destino e la leggenda popolare che vede come l’unica cosa in grado di fermare la caduta dei capelli… il pavimento… è ormai una sorta di legge incisa nella pietra.
Invece, se si interviene ai primi segnali come ad esempio un diradamento anomalo dei capelli soprattutto nella zona delle tempie o in zona “pelata” o “piazzetta”, le probabilità di bloccare la situazione sono quanto mai fondate. Inoltre, nel caso si reagisca bene alle cure, anche il recupero è un’eventualità più che possibile.
Quali risultati si possono ottenere?
Molti a sentir parlare di cure per la calvizie storceranno il naso pensando all’ennesima truffa on line, però informandosi un minimo nei principali siti e forum stranieri e nazionali del settore esistono centinaia di casi documentati. Ad esempio nel sito Calviziehelp.it è possibile vedere i risultati ottenibili con le cure mediche ufficiali. Il tutto con tanto di fotografie dettagliate che coprono un percorso lungo anni e tuttora in essere. Il caso che potete visionare nel blog di questo sito mostra come non solo si sia bloccato il processo di miniaturizzazione che aveva colpito diverse zone dello scalpo, ma addirittura ci sia stata un’inversione di tendenza.
Di quali cure stiamo parlando?
Le cure a cui mi riferisco sono le uniche ad oggi approvate dalla FDA americana per l’alopecia androgenetica, ossia:
- Finasteride: si tratta del farmaco principale nella cura dell’alopecia androgenetica che inibisce la conversione del testosterone in diidrotestosterone (DHT) ormone responsabile tra le altre cose, della crescita dei peli nel maschio adulto, ma anche della miniaturizzazione progressiva che colpisce i follicoli piliferi nel cuoio capelluto delle persone geneticamente predisposte. Riuscendo a ridurre di circa il 70% la quantità di DHT riesce a bloccare il processo nella maggior parte degli utilizzatori. Si tratta di un farmaco da assumere oralmente e soggetto a prescrizione medica
- Minoxidil: è uno stimolatore della crescita da applicare giornalmente sul cuoio capelluto sotto forma di lozione. Agisce come vaso dilatatore aumentando il flusso di sangue ai follicoli e, cosa importante, riesce a sincronizzare il ciclo del capello forzandolo a rimanere nella fase attiva (Anagen). Non è soggetto a prescrizione medica.
Il pilastro portante nella cura della calvizie è certamente finasteride poiché agisce sulla causa principale, mentre minoxidil da solo difficilmente è in grado di dare risultati importanti. Però l’uso in sinergia dei 2 farmaci consente di sfruttare al massimo le proprietà di stimolazione del Minoxidil. L’importante è però agire alle prime avvisaglie di alopecia androgenetica, poiché se ormai siete arrivati al livello di Bruce Willis c’è ben poco da fare.
Infatti finasteride e minoxidil possono agire in presenza di capelli miniaturizzati ma appunto ancora presenti. Mentre se i danni provocati dall’alopecia androgenetica hanno reso glabre e prive di capelli le zone del cuoio capelluto colpite, non ci sarà nulla da bloccare o recuperare. L’importante dunque è agire tempestivamente e affidarsi a dermatologi possibilmente esperti in tricologia che possono valutare al meglio la situazione e consigliarvi il giusto percorso da seguire.
Copywriter e SEO Specialist dal 2012. Appassionato di web marketing inizia a creare i primi siti web nel 2010. Nel 2017 decide di fondare il blog Mnews.it per il quale si occupa di realizzare guide all’acquisto su qualsiasi tipo di prodotti.