Nella scelta di uno dei migliori vaporizzatori marijuana entrano in gioco una serie di fattori estremamente importanti per poter effettuare una rapida e obiettiva valutazione finalizzata all’acquisto. Tra questi spiccano non solo i materiali scelti per la loro realizzazione da cui si ricavano le relative caratteristiche tecniche come resistenza, durevolezza e robustezza, ma anche e soprattutto le loro dimensioni con annesso peso in grado di individuare il livello della loro maneggevolezza. In ogni caso solo con l’esperienza possiamo maturare una buona dimestichezza imparando come scegliere la temperatura perfetta, il momento della sessione, il giusto livello di dimensionamento per ogni tipo di vaporizzatore, e tanto altro ancora. Per aiutarvi in questa scelta abbiamo pensato bene di preparare per voi una dettagliata guida all’acquisto nella quale abbiamo inserito i migliori modelli presenti attualmente su Amazon. Buona lettura!
Quali sono i migliori vaporizzatori marijuana in commercio?
Impossibile visualizzare la tabella.Vaporizzatore Davinci IQ
Abbiamo deciso di iniziare con questo modello in oggetto in virtù della sua invidiabile maneggevolezza. In tal senso esso può fare affidamento su un valido gruppo di caratteristiche tecniche come le sue dimensioni compatte( 8,9 cm di altezza x 4,1 cm di larghezza x 2,4 cm di spessore con 142 grammi) in grado di assicurare un’ottima praticità d’uso. In quest’ottica la comodità di un vaporizzatore è uno dei criteri fondamentali perchè ci deve consentire di usarlo in qualsiasi momento della giornata e con la massima facilità. Ragion per cui si rivela leggero da portare con sé. Un aspetto che ci ha colpito sul piano tecnico è la presenza sul lato anteriore di 51 LED con i quali possiamo accedere facilmente a tutte le configurazioni del vaporizzatore in modo da rendere la sua gestione è un gioco da ragazzi. Di conseguenza se non avete mai usato un vaporizzatore marijuana non temete, dato che questo modello consente di maturare quella determinata dimestichezza sul campo. Completa la lista dei suoi vantaggi il suo design funzionale caratterizzato da finiture perfette supportate da buoni materiali che ne fanno un vaporizzatore solido e ben costruito. Per intenderci sia la camera aromatica, che il condotto del vapore ma anche i boccagli sono stati realizzati in zirconio, rinomato per la sua resistenza alla temperatura con proprietà superiori a quelle della ceramica. Assolutamente consigliato.
Che cosa troviamo all’interno della confezione?
Il suo variegato equipaggiamento è caratterizzato dalla presenza di 2 Ugelli zirconio, uno piatto e uno sporgente dal corpo vaporizzatore, 3 Strofinacci impregnati di alcool per la pulizia, una comoda spazzola per la pulizia del vaporizzatore oltre ad uno strumento per la compattazione delle erbe nel piano cottura e al cavo di ricarica Micro USB.
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Vaporizzatore Pax 3
Questo modello appartiene ad un brand molto famoso per aver rivoluzionato la vaporizzazione portatile. Sul piano dell’efficienza non è molto dissimile dal Pax 2. Gli elementi di novità riguardano alcuni accessori presenti nella sua dotazione di partenza. In quest’ottica possiamo fare affidamento su un valido cappuccio di concentrazione che consente di diversificare l’uso del vaporizzatore in modo da impreziosire la qualità del vapore introducendo nuovi concentrati per vaporizzarli. Grazie ad esso la qualità e il sapore del vapore è sempre molto buona e liscia. Insomma una vera e propria garanzia. Se poi volete introdurre nella stufa metà del quantitativo di erba per non compromettere la qualità del vapore allora dovete utilizzare l’altro accessorio presente nella confezione: il coperchio a metà cottura. In questo modo riducendo la quantità di erba andiamo a diminuire la resistenza alla vaporizzazione.
Come possiamo valutare il suo nuovo sistema di riscaldamento?
Il giudizio è positivo dato che una volta acceso, il vaporizzatore raggiunge la temperatura desiderata in appena 15 secondi. Ragion per cui rispetto ai modelli precedenti è diventato più veloce in modo da rendere il suo utilizzo un’esperienza pratica e facile per tutti.
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Vaporizzatore Firefly 2
Concludiamo la nostra breve lista con un altro modello cardine di questa tipologia di vaporizzatori: il Firefly 2 particolarmente apprezzato sul piano pratico. Esso richiede meno manutenzione del precedente, andando a ridurre efficacemente i tempi di pulizia. Per questo motivo è considerato uno dei vaporizzatori marijuana portatili più facili da preservare dato che è in grado di assicurare un utilizzo prolungato nel tempo. A ciò si aggiunge una completezza di fondo che lo ha reso in breve tempo uno dei più gettonati sul mercato. In quest’ottica esso può fare affidamento su due batterie facilmente intercambiabili che si trovano già nella confezione, a differenza della maggior parte dei vaporizzatori in commercio che dispongono solo di una componente per la ricarica. Un altro aspetto che merita la vostra attenzione riguarda il suo sistema di riscaldamento da 50 watt supportato da un contenitore in cristallo di boro e silicio, che gli consente non solo di riscaldare rapidamente ma anche di aumentare l’ efficienza proprio per evitare perdite di calore. In siffatto contesto ci ha molto colpito l’ampia possibilità di scelta dato che possiamo optare per una delle diverse impostazioni di temperatura. Tenendo bene a mente che è in grado di riscaldare a 204Cº (400F) in soli 3 secondi e 215Cº (420F) in 5 secondi.
Qual’è la novità introdotta da questo modello?
Rispetto al suo predecessore esso può vantare una batteria più affidabile. In tal senso quelle presenti nella confezione assicurano una maggior efficienza e durata, garantendo un utilizzo prolungato per circa 6 sessioni (6 bruciatori pieni) attestandosi tra i 30 e 40 minuti. A conti fatti non è la migliore batteria in commercio, ma bisogna pensare che nella scatola ne troviamo due, anzicchè una come spesso accade per altri vaporizzatori in vendita. Per questa ragione riteniamo che abbia migliorato le prestazioni del suo modello originario. Non dobbiamo comprare le batterie a parte dato che possiamo subito usare quelle già presenti nel sistema integrato.
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Migliori vaporizzatori marijuana: guida all’acquisto
Scegliere uno dei migliori vaporizzatori marijuana in commercio è un’impresa ardua considerando l’ampio numero di modelli e offerte disponibili on line. Le ragioni del loro successo commerciale sono dovute ad una serie di fattori concatenanti che vogliamo approfondire in questa guida con lo scopo di illustrarvi i loro principali punti di forza. Innanzitutto il loro uso è davvero molto semplice. In tal senso basta riempire la stufa con la marijuana, accendere, regolare la temperatura e il gioco è fatto. Al termine di ogni sessione è importante pulire subito il vaporizzatore in modo da evitare che lo sporco possa accumularsi nei condotti e peggiora nel tempo la vaporizzazione. Ovviamente tale manutenzione varia a seconda del modello che ci troviamo davanti. In quest’ottica ci sono vaporizzatori più facili da pulire rispetto ad altri.
Come possiamo giudicare il loro funzionamento?
Ogni vaporizzatore per marijuana emana dell’odore, ma sarà molto meno sgradevole del fumo del sigarette. Di conseguenza coloro che usano questi dispositivi sanno perfettamente che l’ odore di un vaporizzatore è lieve e non si annida sugli indumenti dato che non c’è stata alcuna combustione. In ogni caso la quantità di odore dipenderà sempre dalla struttura tecnica del modello stesso. Ciò vuol dire che il suo vapore non ha nessun effetto negativo, al contrario vaporizzando eliminiamo tutti i potenziali effetti dannosi che ci sarebbero con la combustione dato che il vapore inalato è sempre più puro e caratterizzato da una maggior quantità di essenze. In quest’ottica la qualità del suo funzionamento è determinato dalla possibilità di regolare la temperatura per questo genere di vaporizzazione, tenendo bene a mente che non esiste una temperatura ideale. In generale si consiglia un range tra 180 ºC e 205ºC, iniziando prima con una temperatura più bassa con lo scopo di ottenere il massimo sapore delle erbe per poi aumentarlo progressivamente in modo da estrarre tutte le essenze di ogni erba.
Consigli per una buona sessione di vaporizzazione con marijuana
Sicuramente per ottenere il massimo risultato è consigliato macinare le erbe prima di vaporizzarle perché in questo modo passa meglio l’ aria tra loro oltre al fatto che le consumiamo tutto in modo uniforme senza sprecarne alcuna. Questo passaggio va fatto molto bene fino a quando non sono molto fini. Ovviamente è un procedimento da fare nei vaporizzatori a conduzione, mentre quelli a convezione non è necessario.
I vaporizzatori marijuana fanno rumore durante il loro utilizzo?
Assolutamente no, essi sono rinomati per il loro carattere silenzioso e non dipende dal materiale con cui sono realizzati e nè tanto meno dal loro costo, dato che la silenziosità è proprio uno dei loro caratteri tipici in virtù di un funzionamento ottimizzato che rende questo di vaporizzazione un momento piacevole da condividere in qualsiasi momento della giornata.
In che modo bisogna pulire un vaporizzatore per la marijuana?
La pulizia del vaporizzatore va fatta in maniera periodica, dopo ogni sessione. Per farlo occorre utilizzare la stufa per poi passare una piccola spazzola con lo scopo di eliminare gli eventuali residui che a lungo andare possono appesantire il funzionamento. In siffatto contesto c’è da precisare che ogni vaporizzatore ha un sistema di pulizia a sè. In generale quelli più costosi possono essere anche puliti dopo circa 10 sessioni, mentre per quelli più economici dobbiamo pulire il condotto del vapore e le relative griglie alcoliche subito proprio per rimuovere nell’immediato tutte le tracce di resina.
Copywriter e SEO Specialist dal 2012. Appassionato di web marketing inizia a creare i primi siti web nel 2010. Nel 2017 decide di fondare il blog Mnews.it per il quale si occupa di realizzare guide all’acquisto su qualsiasi tipo di prodotti.