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L’intuizione di un imprenditore diventa una splendida realtà

La strana storia di Costa Rei la spiaggia più nota della Sardegna Sud-Est

Costa Rei quella che oggi è la spiaggia più nota della Sardegna Sud – Est prima degli anni 60 non esisteva. Incredibile vero? Intendimi bene! Non esisteva il nome Costa Rei sulle cartine geografiche allora utilizzate, non certo il Territorio della Sardegna sudorientale tanto antico quanto i Nuraghi che nell’Isola sono di casa fin dal 1800 a.C., quanto i Dolmen, i Menhir e le Domus de Janas della preistoria.

Dalla Sardegna incontaminata e selvaggia dominio di greggi e di pastori passarono i popoli e le civiltà più famosi del Mediterraneo, dai Fenici ai Cartaginesi ai Romani, ma solo nel XXmo secolo nasce la splendida Costa Rei della Sardegna Sud-Est per ospitare i numerosituristi affascinati dalla Natura incontaminata del luogo ancora inesplorato e selvaggio. Lo raggiungevano in modo autonomo gli appassionati della vacanza in movimento questo mondo magico, dischiuso tra la Macchia Mediterranea e il mare cristallino, con mezzi di fortuna, molti facendo l’autostop assai in voga nel 60 tra i “figli dei fiori”, gli hippy che percorrevano a piedi le strade del Pianeta. Una bellissima usanza tornata di moda tra i giovani a cui piace organizzare vacanze ecosostenibili nei villaggi turistici e nelle località balnearinon ancora entrate nel circuito del Turismo.

Il racconto della nascita di Costa Rei nella Sardegna Sud-Est

Senza l’intuizione di un imprenditore non esisterebbe il villaggio turistico presso cui vuoi prenotare un soggiorno nei prossimi mesi, ben più di un villaggio turistico in Sardegna in verità. Un resort di lusso lo definisco a ragione appartenente agli iGV Club Joint venture affermata che gestisce residenze dedicate al turismo in ogni parte del Mondo.

Ti riferisco della nascita di Costa Rei così come l’ho appresa navigando in Rete e tra qualche libro conservato in casa e che a volte mi piace sfogliare in ricordo di com’era “studiare” ai tempi in cui per Internet s’intendeva un’utopia. L’idea di realizzare nella Sardegna Sud-Est un’Oasi dedicata alle vacanze di lusso sul modello della Costa Smeralda è da attribuire a Guido Van Alphen un  giovanissimo signore belga figlio del titolare di una Agenzia Immobiliare.

Più che mai convinto di voler emulare il progetto realizzato dal principe ismaelita Karim Aga Khan nella zona di Arzachena, l’imprenditore belga con alcuni soci avventurosi quanto lui organizzò la raccolta fondi necessaria a reperire il capitale da investire nell’acquisto di terra dai pastori. Iiniziò così la lottizzazione tra Capo Ferrato e Cala Sinzias, un lembo di litorale incontaminato non ancora esplorato e a poca distanza da una grande città, da Cagliari. Videro allora  la nascita le prime grandi ville, gli hotel e i villaggi turistici oggi tra i più ricercati ed ambiti dal turismo internazionale.

La progettazione di alcune ville venne affidata ad un architetto esordiente Eric Balliu vincitore del Premio Roma Architettura, un autentico pioniere nella sua arte come l’imprenditore belga.  Disegnò residenze estremamente moderne, immerse nel verde, nascoste tra gli alberi della Macchia Mediterranea perché s’integrassero nel territorio senza violare l’ecosistema esistente e dotate esse stesse di spazi verdi, di giardini e parchi da coltivare e da attrezzare come luoghi di villeggiatura. Fortunatamente sta tornando di moda anche questo trend anni 60 in tema d’Architettura con le moderne costruzioni ecosostenibili che non deturpano il paesaggio ed utilizzano le risorse naturali per la produzione di energia. Condividi?