Vendere oggetti usati o danneggiati, si sa, non è affatto semplice per molte diverse ragioni. Anzitutto va sottolineato che di norma un oggetto usato vede ridursi in modo importante il suo valore a prescindere da quali siano le sue condizioni, e questo è un primo ostacolo con cui deve misurarsi chi desidera effettuare un’operazione di questo tipo.
Chi compra oggetti usati, inoltre, giustamente pretende di potersi assicurare un articolo in buone condizioni, di conseguenza imperfezioni di vario tipo fanno ridurre in maniera ulteriore il suo valore di mercato. A questi aspetti piuttosto ovvi se ne aggiunge un terzo: in moltissimi settori, come ad esempio quello della tecnologia, i prezzi medi relativi agli oggetti nuovi sono molto competitivi, ciò rende ancor più arduo individuare una persona intenzionata ad acquistare un oggetto usato.
Quanto detto fino ad ora non è tuttavia valido per quel che riguarda gli oggetti in oro usati: se si possiede un qualsiasi oggetto realizzato in oro, infatti, è possibile rivenderlo in maniera fruttuosa in tutti i casi, a prescindere da quali siano le sue condizioni e la sua estetica.
Se si presenta il medesimo oggetto a un compro oro roma in due diverse “versioni”, l’una danneggiata e visibilmente compromessa, l’altra impeccabile, il suo valore risulterà il medesimo. Alla luce di questo, dunque, come può muoversi la persona che desidera vendere un oggetto realizzato in un metallo prezioso?
Immaginando di possedere una collana in oro, la soluzione ideale è quella di rivolgersi a un compro oro, accertandosi che l’esercizio a cui ci si affida sia regolarmente autorizzato allo svolgimento di quest’attività. È importante che chi desidera vendere un oggetto realizzato in un metallo prezioso sia ben consapevole di quale sia il suo valore, facciamo dunque chiarezza in tal senso.
Come si diceva, l’estetica e la condizione del gioiello sono aspetti del tutto irrilevanti per le aziende che offrono un servizio specifico di compro gioielli usati: gli unici aspetti che contano, da questo punto di vista, sono l’effettiva quantità di oro contenuta nell’oggetto e il suo livello di purezza.
I gioielli in oro non sono mai realizzati in oro puro, salvo rarissime eccezioni: questi articoli sono prodotti in leghe metalliche in cui figura anche l’oro, appunto, e l’unità di misura della purezza è il carato. Il carato indica sostanzialmente su 24 parti del metallo che costituisce l’oggetto, quante di esse sono composte da oro. Da questo punto di vista dunque si può spaziare da un minimo di 1 carato, quindi 1/24 di lega metallica composta da oro, fino a un massimo di 24 carati, il quale corrisponde all’oro puro. La purezza dell’oro e la sua quantità devono ovviamente essere rapportati alla quotazione ufficiale dell’oro, un parametro valido a livello internazionale il quale è soggetto a costanti fluttuazioni.
La quotazione ufficiale dell’oro è determinata tramite un apposito processo che prende il nome di Fixing, il quale viene eseguito da un ristretto numero di banche. Il fatto che diversi esercizi di compro oro propongano una quotazione differente per il medesimo oggetto usato non deve stupire: sebbene come detto la quotazione ufficiale di questo metallo sia valida a livello internazionale, le varie aziende operanti nel settore possono praticare diversi spread, ovvero possono trattenere diverse percentuali da ogni transazione.
È proprio dallo spread che le aziende del settore riescono a ricavare i propri profitti, di conseguenza la determinazione dell’ammontare del medesimo è una strategia commerciale di grandissima importanza per queste imprese. Ovviamente ciò non interessa al consumatore, e chi intende vendere una collana o un altro gioiello in oro è del tutto libero di orientarsi verso l’esercizio che sa offrirgli un pagamento superiore.
Alla luce di questo è dunque una buona prassi quella di richiedere delle quotazioni a più compro oro e di rivolgersi appunto a quella che pratica lo spread più conveniente; come detto in precedenza ad ogni modo è fondamentale che ci si rivolga esclusivamente ad esercizi autorizzati. L’iter prevede che chi vende un oggetto in oro usato compili una serie di moduli di identificazione, dopodiché il pagamento è immediato e può avvenire in contanti entro i limiti stabiliti dalle leggi antiriciclaggio.
Copywriter e SEO Specialist dal 2012. Appassionato di web marketing inizia a creare i primi siti web nel 2010. Nel 2017 decide di fondare il blog Mnews.it per il quale si occupa di realizzare guide all’acquisto su qualsiasi tipo di prodotti.