Il mondo del rugby si rinnova e scommette su impianti più efficaci ed efficienti, grazie all’accordo siglato con l’Istituto per il Credito Sportivo per il 2019.
Top of the sport
Insieme per lo sport, insieme per gli sportivi. E’ questa la filosofia che sottintende l’accordo siglato tra la Federugby e l’Istituto per il Credito Sportivo, denominato “Top of the sport”. L’intesa fa riferimento all’anno 2019 e vedrà protagonisti gli impianti e il loro rifacimento. La messa a sistema degli impianti sportivi potrà passare per l’accesso ai mutui del valore compreso fa 10 e 60.000 euro. Il finanziamento potrà essere utilizzato, secondo i termini dell’accordo, per rispondere a esigenze diverse: ristrutturare e riqualificare impianti di gioco o d’allenamento o acquistare nuove attrezzature sportive. Le ditte specializzate potranno fare riferimento alle attrezzature più innovative e competitivi presenti sul mercato, da sfruttare anche grazie a moderni sistemi di accesso, come la possibilità di noleggio piattaforme aeree offerta da Giffi Noleggi, portale di riferimento per il settore edile e non solo.
La crescita del rugby passa per quella degli impianti
Per il numero uno della Federazione italiana rugby, Alfredo Gavazzi: “Impianti più efficienti e funzionali sono alla base dello sviluppo del rugby nel nostro Paese. FIR e la sua Commissione Impianti sono da sempre fortemente impegnate nel mettere a disposizione del movimento quante più risorse possibili per consentire ai Club di creare attorno ai propri tesserati le migliori condizioni possibili per praticare lo sport e vivere la vita di Società, vero motore del rugby. La firma della nuova convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo conferma un importante mezzo di supporto alla crescita del nostro movimento, che va ad integrare in modo efficace i contributi per l’impiantistica che FIR offre alle Società”.
I termini degli accordi
Grazie all’intesa con l’istituto di credito, inoltre, la Federazione italiana rugby potrà contare anche su un plafond di 30 milioni di euro dedicato a CONI, CIP e Federazioni Sportive Nazionali. In questo modo sarà possibile accedere a linee di credito a tasso zero, da restituire nell’arco di 15 anni. I fondi potranno essere utilizzati per la realizzazione o il miglioramento di impianti federali e l’acquisto di attrezzature sportive di alto livello.
Sostenere lo sport, una missione per il credito
Soddisfatto dell’accordo raggiunto con la Federazione italiana anche Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il credito sportivo. Le parole del numero uno della Banca sono state: “Il miglioramento qualitativo e quantitativo del sistema infrastrutturale sportivo rappresenta il “cuore” della nostra missione, che vogliamo interpretare quotidianamente nel modo più determinato ed efficace. Questo accordo testimonia la ferma volontà di sostenere la Federazione Italiana Rugby, e il suo percorso di costante sviluppo, che, oltre alla dimensione sportiva, consente di incidere sulla crescita etica e valoriale dell’intero movimento con risvolti sociali ed educativi di grande rilevanza”.
Il rugby in Italia
Nel 2015, l’analisi dei tesserati italiani evidenziava grande attenzione verso questo sport. Sono 104mila, poco più. Tra le Regioni è la Lombardia a ospitare il numero più elevato di sportivi amanti di questo gioco, con circa 20.300 tesserati. Il Veneto ne conta 16mila e il Lazio supera la soglia degli 11 mila iscritti. Guardando i dati dal punto di vista delle province la situazione cambia un po’, con Roma che vanta il maggior numero di iscritti (quasi 10 mila), seguita da Milano con poco più di 7mila.
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