L’insonnia è un disturbo del sonno, molto pericoloso quando diventa patologico e si prolunga nel tempo. L’essere umano, ha bisogno di riposo, ha bisogno di “staccare la spina” per potersi ricaricare. La caratteristica dell’insonne è proprio quella di non riuscire ad addormentarsi nonostante l’organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico.
Ovviamente le conseguenze possono essere più o meno serie: da sintomi quali stanchezza, irritabilità, difficoltà ad ascoltare e concentrarsi, fino a perdita della memoria o atti violenti. Il sonno e la veglia sono complementari in un ritmo fisiologico che un corpo e mente sani sanno ascoltare.
Ci possono essere pisolini durante l’arco della giornata e un sonno profondo anche di sole 5 ore nella notte, ma che nel complesso portano un corpo al riposo, oppure un solo sonno notturno. Infatti, ciascun corpo, secondo i propri bioritmi manifesta esigenze differenti, basta saper stare in ascolto e non esiste la “ricetta di sonno perfetta”. Di certo chi soffre d’insonnia non ha il giusto equilibrio e quindi soffre di tutte le conseguenze derivanti.
Prima di incorrere all’uso di farmaci è importante provare a capire la fonte del disturbo e si può intervenire con un metodo soft, per esempio la riflessologia plantare. Un professionista è colui che ha frequentato una scuola di massaggio, ottenendo una certificazione per un determinato corso. In questo caso il corso di “riflessologia plantare”.
Partiamo dal presupposto che la riflessologia plantare è una tecnica che sfrutta il massaggio su punti specifici del piede per ristabilire l’equilibrio del corpo. Non ci si può improvvisare, lo studio delle dinamiche interconnesse tra la pianta e gli organi e il flusso circolatorio e energetico richiede competenze professionali.
Un trattamento di riflessologia plantare generale del piede contribuisce al rilassamento generale degli organi e dei muscoli grazie alle sue manipolazioni specifiche. Visto che l’insonnia è un problema che non dipende da un organo ne ha la sua “radice” in un punto, il massaggiatore dovrà cercare di captare da dove deriva il problema nelle sedute con il paziente. Dovrà trovare quei punti di riflessologia plantare che possono aiutare nel risolvere o alleviare l’insonnia, come la ghiandola pineale e il surrene.
Si agirà quindi su quei fattori che aiutano la regolamentazione del sonno, come appunto l’azione sulla ghiandola pineale (o epifisi) che regola la produzione di melatonina che agisce sull’ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia e la produzione di serotonina che regola i ritmi circadiani e stagionali: il loro continuo fluttuare giornaliero e notturno regola il ritmo sonno-veglia. Ecco che il professionista saprà manipolare l’area riflessa della ghiandola pineale identificata sugli alluci di entrambi i piedi, all’apice del polpastrello.
Sono altri i punti che possono essere manipolati con successo per curare l’insonnia anche perché la riflessologia si inserisce nelle terapie olistiche, che hanno come presupposto il “concetto” che la cura sta dentro di noi. Solo un massaggiatore preparato in una scuola massaggio seria e competente, avrà il giusto equilibrio tra la sua naturale propensione a capire il paziente e le tecniche olistiche per poter risolvere i problemi. Quindi l’insonnia dovrà essere affrontata guardando la complessità dell’individuo e tutto il suo “essere” fisico psicologico, perché ogni parte del corpo è influenzata e influenza tutto il sistema.
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