Chi ha intenzione di costruire e arredare una casa sostenibile sa di poter trovare nella pietra ricostruita un alleato molto valido, in grado di garantire soluzioni di sicuro impatto. Conosciuta anche con il nome di pietra ricomposta o di pietra artificiale, la pietra ricostruita offre benefici più che significativi sia a livello ambientale che sul piano economico. In effetti l’uso della pietra naturale comporta un esborso economico molto più elevato rispetto a quello richiesto dalla pietra ricostruita, la quale però si dimostra decisamente versatile e in grado di decorare tanto gli ambienti all’aria aperta quanto gli ambienti al chiuso. Se i rivestimenti in marmo o in granito sono troppo costosi, quindi, ecco che la finta pietra costituisce una soluzione alternativa di sicuro effetto e più che conveniente.
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Come è fatta la pietra ricostruita
Dal punto di vista estetico, l’aspetto della pietra ricostruita ricorda in tutto e per tutto quello della pietra naturale. I pannelli possono essere utilizzati per ottenere delle superfici verticali o orizzontali. Il materiale è composto da vari cementi miscelati; una volta che sono stati sottoposti a una lavorazione adeguata, questi cementi vengono lasciati cadere dentro stampi appositi, per effetto dei quali poi il materiale assumerà le sembianze di una roccia in marmo o in granito. A volte possono essere utilizzati anche degli aggregati di pietre naturali. La pietra ricostruita sta conoscendo una diffusione sempre più significativa nel comparto edile, e una delle ragioni riguarda proprio il prezzo inferiore a quello della pietra naturale.
Come avviene la messa in posa
La posa della pietra ricostruita non richiede per forza di cose l’intervento di un professionista, anche perché la manodopera da questo punto di vista si può rivelare molto costosa. Ecco, quindi, che si può scegliere di procedere in autonomia, a patto che si abbia una certa predisposizione alla manualità e si possieda un po’ di esperienza. Il sistema a incastro e la posa a incollaggio costituiscono le due alternative fra le quali è possibile scegliere; nel primo caso non serve utilizzare un legante, mentre nel secondo caso c’è bisogno di una colla universale tradizionale. La posa può avvenire su diverse tipologie di rivestimento. Attenzione, però: la pietra ricostruita non è un materiale adatto alla costruzione, ma può essere utilizzata solo per i rivestimenti.
Le applicazioni possibili
La pietra ricostruita è un materiale che può essere declinato in tanti modi diversi e che, quindi, si presta a una grande varietà di applicazioni. Vi si può ricorrere, fra l’altro, per rifinire alcune zone negli interni o per ottenere un effetto decorativo, ma anche per la pavimentazione delle aree da esterno e da interno. Inoltre, la pietra ricostruita può essere scelta per il rivestimento delle pareti interne e delle facciate esterne. Dal punto di vista economico, i prezzi sono nettamente più bassi di quelli che caratterizzano la pietra naturale, per una spesa che in linea di massima oscilla tra i 40 e i 60 euro al metro quadro.
Perché scegliere la pietra ricostruita
La pietra ricostruita, a livello estetico, mette in mostra un grande pregio, che è quello della versatilità, dal momento che è in grado di adattarsi a una grande varietà di stili e a qualsiasi genere di design. Stiamo parlando, in sostanza, di una soluzione poliedrica che mantiene la massima fedeltà al materiale che deve essere riprodotto. La pietra ricostruita ha un costo ridotto ed è decisamente comoda, dato che si può montare in maniera semplice. Essa ha la capacità di resistere per molto tempo ed è consigliata a chi, appunto, vuole una casa sostenibile e rispettosa dell’ambiente, dato che consente di evitare l’utilizzo del granito o del marmo naturali. La pietra ricostruita ha un costo che varia a seconda del tipo di lavorazione per cui si è deciso di optare e resiste con facilità agli agenti atmosferici, al freddo, al caldo e alle escursioni termiche.
Il cemento e il gesso
I rivestimenti in pietra ricostruita possono essere realizzati con pietre a base di cemento e pietre a base di gesso. Le prime si caratterizzano per un livello di robustezza più elevato e, proprio per questo motivo, possono essere utilizzate anche in ambienti all’aria aperta, dal momento che non soffrono le basse temperature o le intemperie. Le seconde, invece, vantano una consistenza porosa, ed essendo molto delicate dovrebbero essere usate unicamente negli ambienti interni. In ogni caso, qualora si decida di ricorrere alla pietra ricostruita in un contesto outdoor è sempre opportuno accertarsi di avere a che fare con soluzioni capaci di adattarsi agli sbalzi termici senza difficoltà. Ecco perché se si decide di acquistare rivestimenti o pannelli di questo tipo occorre prendere in considerazione sia la resa estetica che il livello di solidità.
I materiali di composizione
La produzione della pietra ricostruita si basa su un impasto artificiale a base di sabbia e ghiaia, mentre l’uso di polistirene macinato o argilla espansa assicura una maggiore leggerezza. Nella maggior parte dei casi, il legante è rappresentato dal cemento o dal gesso. Quando le miscele sono pronte, l’impasto liquido viene fatto scendere negli stampi ed è pronto per essere cotto o lasciato essiccare.
Copywriter e SEO Specialist dal 2012. Appassionato di web marketing inizia a creare i primi siti web nel 2010. Nel 2017 decide di fondare il blog Mnews.it per il quale si occupa di realizzare guide all’acquisto su qualsiasi tipo di prodotti.