Alcune delle tipiche attrazioni da sala vantano già secoli di storia. La roulette, di origine francese, è una di queste e continua ad essere giocata ancora oggi sia in Europa sia in America, dal vivo o online. Anche se esistono alcuni tipi di pc più indicati per il gaming, le conversioni virtuali dei giochi da sala non sono troppo sofisticate e quindi circolano anche su apparecchi come gli smartphone o i tablet. Sebbene alcune attività ludiche siano impossibilitate ad evolversi e a vedere modificate le rispettive regole, la tradizione ne consente la sopravvivenza.
Alcuni frequentatori di casinò, di quelli citati anche in famosi film cinematografici, cercano anche l’esperienza di un tuffo nel passato, ma c’è pure chi preferisce una commistione tra il vecchio e il nuovo, giocando sulle piattaforme digitali. Per esempio grazie a una guida sul codice promo Sisal, che consente di comprendere cosa sia questo tipo di incentivo per gli utenti non registrati, è possibile comprendere che la roulette trova posto fisso tra i vari giochi da sala anche nel terzo millennio. Ormai anche chi conosce le origini della roulette e non si è mai seduto al tavolo da gioco ne conosce bene o male le regole. E dire che la roulette è nata quasi per caso…
Origini della roulette
Non è mai stata necessaria qualche riunione di massa per mettere a punto la creazione del gioco. Lo studioso, filosofo e matematico francese Blaise Pascal è l’uomo al quale si deve principalmente l’esistenza della roulette. L’intenzione originale, che viaggiava nella mente di Pascal nella prima metà del XVII secolo, era quella di costruire un macchinario semovente, che non avesse bisogno di attrezzature aggiuntive o di incentivi esterni per riuscire nei propri movimenti. Solo una ruota poteva essere in grado di soddisfare la volontà dell’inventore, ma per vedere le prime tracce della roulette così come la conosciamo oggi avremmo dovuto aspettare l’alba del secolo successivo. Stando ad alcune fonti il gioco avrebbe subito l’influenza della poco nota “Girella” italiana, ma ciò che è certo è che quel disco rotante diviso in caselle numerate ha conosciuto più di una modifica nel tempo, al punto di vedere lo sviluppo di più varianti. Insomma, il piano iniziale non era quello di creare un gioco.
La storia della roulette francese
Qualche teoria meno accreditata vuole che la roulette sia arrivata in Europa dalla Cina o che sia stata ispirata da altri giochi quali Biribissi, Hoca e Portique. Solo nel 1716, a Bordeaux, la roulette fu citata per la prima volta con il suo nome attuale. Dopo l’improvviso successo, però, il gioco fu bandito in Francia per quasi 100 anni, dal 1836 al 1933. Eventi ai quali nemmeno Pascal ha potuto assistere, avendo fornito a malapena l’idea di base di quella che sarebbe diventata la roulette, che ha ottenuto la sua proverbiale struttura nel 1790.
La roulette è caratterizzata da 37 settori disposti lungo il proprio perimetro, ad ognuno dei quali corrisponde un numero dallo 0 al 36. La roulette è facilmente riconoscibile per via dell’alternanza dei colori delle caselle, rosse o nere. Solo lo 0 si differenzia dagli altri numeri e staziona in un settore tinto di verde, con funzioni diverse. Il piatto interno al disco è inclinato in modo tale che la pallina che viene lanciata dal croupier termini giocoforza su uno dei settori numerati. I giocatori, infatti, devono comunicare anzitempo un numero, che se sarà corrispondente a quello della casella sulla quale si inserirà la pallina sarà dichiarato vincente.
Sono perlopiù i croupier a dover seguire delle regole, in quanto devono rispettare alcune precise procedure al momento del lancio della sfera. Gli altri partecipanti al gioco, invece, devono sperare nella fortuna, dal momento che non sono presenti opzioni particolari per inficiare il risultato finale. Sembrerebbe tutto semplice e immediato, ma la storia recente della roulette parla anche di chiusure dei tavoli e di problemi logistici vari nei locali. Non tutti sanno però che in un primo momento la roulette avrebbe avuto 38 numeri e non 37.
A circolare maggiormente in Europa, però, fu il modello con 37. Un’iniziativa dei giocatori americani avrebbe portato al ripristino del trentottesimo numero: non a caso, ancora oggi sulla roulette a stelle e strisce è presente il “doppio 0”, posizionato proprio di fronte allo 0. Oltre a quella francese e a quella americana, esiste anche una versione inglese del gioco, con 37 numeri.
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