Conseguire una laurea richiede un impegno sia in termini di studio sia in termini economici
Secondo il report dell’Unione degli Universitari (UdU), le tasse universitarie sono aumentate dell’82% negli ultimi 15 anni e le residenze messe a disposizione degli studenti coprono solo il 5% del fabbisogno. In media l’università costa 5.500 euro all’anno a chi vive nella città in cui studia e 11.000 euro per i fuori sede. Questi importi sono quasi insostenibili se alle spalle non si ha una famiglia che si può permettere questo investimento. Ed è proprio questo uno dei fattori che incide sulla bassissima percentuale di laureati in Italia, appena il 25% rispetto ad una media europea del 31%. Nell’Università è fondamentale pianificare degli investimenti mirati, per migliorare la vivibilità dei centri universitari e ottimizzare i servizi per gli studenti. Per contenere le spese, una delle soluzioni è iscriversi ad una laurea triennale breve online, che consente di frequentare i corsi a distanza con modalità e-learning senza l’obbligo di spostarsi in un’altra città. Scopriamo insieme gli altri consigli più utili per ridurre le spese e vivere in maniera più serena l’esperienza universitaria.
Come risparmiare sulla retta
Per risparmiare sulla retta si può richiedere la borsa di studio che prevede una copertura totale dei costi, o la riduzione delle rate, con uno sconto in base al reddito e al merito. Ogni ateneo ha il suo regolamento, con scontistiche che possono arrivare fino all’80% e includere anche alloggio, buoni pasto e servizi accessori. Il consiglio è quello di visionare con attenzione i regolamenti di più atenei prima dell’iscrizione e fare un calcolo di quanto si riesce a risparmiare. In un secondo momento, in base a disponibilità economiche e preferenza di sede, fare una valutazione finale del risultato più conveniente e che risponde alle tue esigenze. Nel caso di università telematiche come Unicusano, le borse di studio vengono assegnate a copertura totale della retta con l’iniziativa click days.
Come risparmiare sull’affitto
Un’altra grande spesa durante il periodo dell’università è l’affitto, che in alcune città ha una media di 500€ per una camera singola. Per i fuori sede ci sono le residenze d’ateneo, ma il numero di posti non copre la richiesta. Con il PNRR saranno stanziati circa 980 milioni di euro per potenziare i servizi universitari, ma non si riuscirà a coprire comunque il fabbisogno. Per ridurre i costi si possono valutare, oltre alle borse di studio che includono anche la residenza, la divisione della stanza con altri inquilini, l’ospitalità presso centri privati che hanno appartamenti per studenti o soluzioni in affitto da privati più vantaggiose, accettando magari di essere lontani dal centro città. Prima dell’iscrizione all’ateneo il consiglio è quello di informarsi bene sui costi medi e di valutare le proposte con molta attenzione.
Come ridurre le altre spese
Oltre alle spese principali ci sono anche i costi accessori, come la spesa, gli abbonamenti ai mezzi pubblici e i costi per i materiali didattici. Per ognuna di queste voci si possono trovare stratagemmi per risparmiare, come trovare supermercati che fanno sconti agli studenti, richiedere la riduzione sui costi di abbonamento in base all’età o al fatto di essere studenti e acquistare libri usati o prenderli in prestito in biblioteca. Sono certamente sacrifici importanti, ma la laurea è un titolo che conviene conseguire. Secondo Almalaurea l’88% dei laureati a 5 anni dal titolo lavora e dai dati Istat sul tasso di occupazione della fascia d’età 20-64 anni ci dicono che il 78% è occupato rispetto al 6501% dei diplomati.
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