Tanto in estate quanto in inverno, all’interno dei capannoni industriali è necessario mantenere una temperatura adeguata senza dover spendere cifre insostenibili. Al giorno d’oggi moltissime aziende scelgono il raffrescamento evaporativo, che, oltre ad essere un metodo per creare il microclima ideale, e dunque rendere il luogo di lavoro più piacevole e confortevole, è utile anche a rendere più salubre l’aria respirata. In ambienti particolarmente caldi infatti gli odori, i batteri e i microrganismi tendono a proliferare e ristagnare, creando così un ambiente malsano che può avere delle conseguenze sullo stato di salute delle persone.
Uno dei più grandi ostacoli a livello industriale è generalmente rappresentato dai costi gravosi degli impianti di condizionamento, i quali richiedono ingenti opere di installazione e tendono a consumare una grande quantità di energia. Per ovviare a questo problema è possibile fare uso di raffrescatori per capannoni, uno strumento potente che consente non solo di rinfrescare gli ambienti di medie e grandi dimensioni, ma anche di effettuare un vero e proprio ricambio dell’aria in modo naturale e senza l’utilizzo di fluidi frigorigeni.
Raffrescatori per capannoni: cosa sono?
Ma come funzionano esattamente i raffrescatori per capannoni? Il funzionamento dei raffrescatori è in assoluto il loro vantaggio principale in quanto avviene sfruttando le proprietà fisiche dell’aria, la quale in base alla propria temperatura ha la capacità di assorbire l’acqua trasformata in vapore acqueo trattenendo l’umidità; in altre parole, si tratta di un vero e proprio scambio tra l’acqua e l’aria. Per catturare l’aria dell’ambiente circostante i raffrescatori sono dotati internamente di una ventola che aspira l’aria calda dall’esterno e la convoglia verso dei pannelli interni mantenuti costantemente umidi da un sistema di distribuzione dell’acqua. L’aria calda che passa attraverso i pannelli cede così il calore all’acqua, che a sua volta evapora, e si trasforma in aria fresca che viene spinta all’esterno.
I pannelli interni scaricano l’acqua all’interno di un raccoglitore che espelle i residui per evitare il ristagno, la formazione di cattivi odori e la proliferazione di batteri e altri microrganismi. Oltre alla presenza del raccoglitore, per garantire la massima igiene e pulizia, i moderni raffrescatori sono dotati di altri accorgimenti e tecnologie utili, come ad esempio la possibilità di lavare e sostituire i filtri presenti all’ingresso dell’aria o dei microprocessori che tengono sotto controllo i livelli di calcare nell’acqua.
A questi vanno poi ad aggiungersi ulteriori vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi dispositivi per raffrescare capannoni industriali: un grande risparmio di energia e l’assenza di gas refrigeranti, che lo rendono una tecnologia green, la possibilità di posizionarli nei luoghi in cui vi è maggior bisogno di ricambio dell’aria, e i costi di installazione quasi nulli rispetto agli impianti di condizionamento tradizionali.
Raffrescatori evaporativi industriali: dove installarli
Benché si tratti di dispositivi utili a raffrescare capannoni industriali di grandi dimensioni, in realtà i raffrescatori possono essere utilizzati per qualunque ambiente. Oltre ad essere usati in campo industriale, infatti, i raffrescatori trovano largo impiego anche all’interno di scuole, ospedali e allevamenti.
La loro versatilità e utilità però risulta particolarmente evidente all’interno di aziende, in special modo nei capannoni dove sono presenti in gran numero delle macchine industriali che producono calore e talvolta anche fumi tossici e sostanze nocive di diversa natura.
L’installazione dei raffrescatori può avvenire in diversi punti del capannone, la cosa importante è che sia presente una canalizzazione che porti all’interno l’aria che viene prelevata dall’esterno, un collegamento ad un impianto idrico, un collegamento ad un impianto elettrico e infine una serie di aperture verso l’esterno costantemente aperte e libere.
I punti di installazione più comuni comprendono la parete o il tetto, ma non mancano i raffrescatori installati a pavimento. Per il loro controllo infine è sufficiente utilizzare un dispositivo di controllo da remoto che permette di accenderli e spegnerli, di verificare i livelli di umidità, visualizzare il termostato e impostare dei timer.
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