Uno dei lavori più richiesti al giorno d’oggi è sicuramente quello del Personal Trainer perché molte persone si rendono conto di non riuscire a dimagrire, di non essere seguite nella maniera giusta in palestra o non riescono a trovare la giusta motivazione per allenarsi con costanza.
Scegliere un allenatore personale non è facile, soprattutto se non si è del settore o non si è esperti di fitness. In questa guida vi elencheremo quali sono le caratteristiche indispensabili nella scelta dell’allenatore seguendo le indicazioni prese dal sito web staiinforma.com, che parla del servizio di Personal Training e raccoglie i profili dei migliori allenatori e preparatori atletici italiani.
La prima indispensabile caratteristica da valutare è il titolo di studio: molti allenatori iniziano a lavorare dopo aver conseguito un brevetto e certificato, altri dopo essersi laureati in scienze motorie. Sicuramente i secondi sono più affidabili perché il corso di laurea in scienze motorie ha una durata e qualità superiore ai corsi di formazione non universitari.
Seconda importante caratteristica è l’esperienza di allenamento: essendo un lavoro basato molto sull’insegnamento di esercizi e movimenti, l’esperienza personale di percezione su suddetti movimenti ed esercizi è determinante ai fini di un corretto insegnamento: non si può insegnare se prima non si è provato un esercizio sul proprio corpo.
Terza caratteristica è l’esperienza di lavoro: preparatori atletici che hanno avuto tanti allievi e tanti “casi diversi” da trattare sono sicuramente più esperti e più in grado di personalizzare un programma di allenamento rispetto ad allenatori alle prime armi.
Quarta caratteristica è essere in regola dal punto di vista fiscale: essendo una professione poco regolamentata e controllata, è facile imbattersi in allenatori abusivi. Per esercitare legalmente è necessario avere una partita IVA e un’assicurazione professionale, oppure avere un regolare contratto di collaborazione sportiva con in centro fitness dove si lavora.
Quinta caratteristica è la professionalità, intesa come l’insieme di una serie di comportamenti e abitudini che fanno la differenza. Tra questi i principali riguardano:
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il rapporto con il cliente, che non deve essere né troppo distaccato né eccessivamente amichevole/confidenziale (la seduta di allenamento non deve trasformarsi in un momento di conversazione amichevole tra PT e cliente);
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l’esercizio della professione, che deve limitarsi alle proprie competenze senza invadere quelle altrui. Esempio classico di mancanza di professionalità in questo caso è il rilascio di diete al cliente al posto del nutrizionista, pratica illegale per la legge italiana e pericolosa per il cliente.
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Il prezzo delle sedute: molti Personal Trainer, specialmente quelli poco titolati, si svendono proponendo sedute a prezzi stracciati, altri propongono prezzi troppo alti ingiustificati per questa professione. Entrambi i comportamenti sono dannosi per la categoria e poco professionali.
Copywriter e SEO Specialist dal 2012. Appassionato di web marketing inizia a creare i primi siti web nel 2010. Nel 2017 decide di fondare il blog Mnews.it per il quale si occupa di realizzare guide all’acquisto su qualsiasi tipo di prodotti.