Gli acidi grassi polinsaturi, meglio noti come Omega 3, sono: EPA e DHA ( presenti nelle fonti animali, come i pesci) ed ALA (presenti nelle fonti vegetali, come i semi di lino). Per una salute ottimale tutti abbiamo bisogno di acidi grassi Omega-3, soprattutto, EPA e DHA, perché rispetto agli ALA (troppi ALA causano infiammazioni) hanno le qualità Omega 3 che servono.
Molti studi sottolineano come gli Omega-3 siano utili a contrastare diversi malattie, osserviamone insieme alcune.
- Trigliceridi e colesterolo elevati: è stata evidenziata la capacità dei supplementi di olio di pesce contenenti EPA e DHA di ridurre sia i livelli di trigliceridi, sia quelli di colesterolo ” cattivo”.
- Malattie cardiache: uno dei modi migliori per prevenire e combattere i disturbi cardiaci sta nel seguire un regime alimentare ricco di Omega 3. Molti studi suggeriscono che sia l’EPA che il DHA, contenuti nei pesci, riducano i fattori di rischio cardiovascolare, infatti, essi ridurrebbero la pressione sanguigna e ostacolerebbero la formazione di placche aterosclerotiche che, ostruendo le arterie, causano infarti e ictus.
- Diabete: il diabetico presenta elevati livelli di trigliceridi e basse quantità di colesterolo “buono”. Visto che, come abbiamo detto prima, EPA e DHA aiutano a ridurre i trigliceridi e ad aumentare il colesterolo HDL, i diabetici possono avere benefici dal consumo di alimenti o integratori di Omega-3.
- Sovrappeso e perdita di peso: molte persone in sovrappeso non riescono a controllare bene il livello di zuccheri nel sangue. Per questa ragione spesso l’eccesso di peso è associato allo sviluppo del diabete e ad alti livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue. Diversi studi hanno evidenziato che una dieta povera di grassi, ma ricca di pesce, contenente EPA e DHA (come il salmone, lo sgombro e le aringhe) aiuti, se abbinata all’esercizio fisico, a controllare meglio le concentrazioni ematiche di zuccheri e di colesterolo.
- Artrite reumatoide: in pazienti che soffrono di artrite reumatoide l’uso di integratori Omega-3 riduce la fragilità delle giunture, la rigidità mattutina e la necessità di prendere farmaci specifici. EPA e DHA, inoltre, potrebbero diminuire l’infiammazione e l’attività degli enzimi che distruggono questo tessuto.
- Osteoporosi: un’alimentazione povera di EPA, aumenta la probabilità di perdere massa ossea, come dimostrato da uno studio condotto su donne di età superiore ai 65 anni affette da osteoporosi. In molti casi si è, addirittura, osservato un aumento della densità ossea. Infine, l’ EPA aiuta anche a migliorare la resistenza delle ossa e ad aumentare i livelli di calcio.
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