Fino a qualche anno fa, l’idea di entrare su una pista professionale in veste di pilota era un sogno irrealizzabile per molti: Imola, Vallelunga, il Mugello o Franciacorta erano luoghi da conoscere semplicemente da spettatori o visitatori, approfittando magari di eventi speciali per poter passeggiare nei box.
Guidare in pista a Imola
Oggi la situazione è molto diversa, perché si sono diffusi i servizi che consentono di potersi mettere al volante di un’auto e diventare piloti per un giorno; uno dei leader nazionali in questo settore è Rse Italia, che si contraddistingue per un garage di supercar in cui brillano modelli di Ferrari, Lamborghini, Maserati e Porsche, tra cui scegliere il volante che maggiormente ispira. Ma quali sono i tracciati più interessanti dove mettersi alla prova? Di questo elenco fa parte sicuramente l’autodromo Imola, ma anche i citati impianti del Mugello, di Franciacorta, di Vallelunga e di Pavia.
La storia dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari
Partiamo proprio dal circuito emiliano, che è di sicuro uno dei più noti e apprezzati d’Italia anche perché sede per anni del Gran Premio di Formula 1. E proprio in queste settimane si sta parlando di nuovo della possibilità di rivedere Imola nel calendario delle gare del campionato mondiale più seguito al mondo: i vertici del circuito stanno lavorando per convincere la Federazione Internazionale a scegliere l’Enzo e Dino Ferrari come sede del Gran Premio d’Europa dall’edizione del 2020, quando l’autodromo festeggerà i primi 70 anni di vita.
Verso un ritorno della F1?
La pista di Imola è stata infatti costruita nel 1950 ed è stata scelta per ospitare la Formula 1 in gare ufficiali a partire dal 1980 (dopo una parentesi non ufficiale nel 1963); dal 1981 al 2006 è stata la tappa immancabile del calendario del Mondiale come “Gran Premio di San Marino”, e nell’albo d’oro del tracciato figurano i nomi dei migliori piloti della storia, da Michael Schumacher ad Ayrton Senna (che poi tragicamente trovò la morte proprio nelle curve di questo GP). Per completare l’excursus di curiosità, sono Ferrari e Williams i team che hanno ottenuto il numero più alto di vittorie a Imola, mentre la McLaren vanta il record di pole.
Le altre piste migliori d’Italia
Parlando di F1 e di Ferrari non si può non citare la pista del Mugello, che esattamente 30 anni fa fu acquistata dalla società di Maranello, che ne ha fatto un centro fondamentale per lo sviluppo delle sue monoposto (oltre che location per celebrare momenti speciali, come la vittoria di Raikkonen nel Mondiale del 2008, ad oggi l’ultimo trionfo Ferrari in Formula 1). Oltre al fascino e al panorama, immerso nel verde della Toscana, il tracciato del Mugello è anche particolarmente impegnativo per i piloti, con curve e rettilinei che consentono di testare le proprie competenze al volante.
Guidare in Lombardia
La nostra top five ci porta poi al Nord, e per la precisione in Lombardia, dove insistono due dei migliori autodromi italiani in cui è possibile vivere un giorno da piloti: parliamo del Circuito di Franciacorta Daniel Bonara e del Tazio Nuvolari di Pavia, che si stanno conquistando un posto di rilievo nel panorama europeo, ospitando anche una serie di eventi molto speciali. Citiamo velocemente le gare del NASCAR Whelen Euro Series che hanno avuto vita nel bresciano, mentre nel pavese grande successo ha avuto la tradizionale tappa del Gran Premio Nuvolari 2018.
Anche Vallelunga conquista consensi
L’ultima menzione d’onore la riserviamo a una pista del Centro-Sud, ovvero Vallelunga, che tra tutte è forse quella più “dinamica” e in crescita: soltanto nelle ultime settimane sull’asfalto laziale si sono alternati i bolidi del Campionato Italiano GT (con vittoria dell’ex pilota di F1 Giancarlo Fisichella) e le monoposto iscritte all’ACI Racing Weekend, che comprende un ampio ventaglio di categorie sportive, come Formula 4, Sport Prototipi, TCR Italy, Seat Leon ST Cup, Trofeo Abarth Selenia e Smart EQ Fortwo e Cup.
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