Gli antifurti wireless costituiscono una delle soluzioni a cui si può fare riferimento per avere la certezza di sentirsi sicuri in casa propria. Si tratta di allarmi senza fili, e quindi basati su un sistema non cablato, che in caso di intrusioni da parte di sconosciuti inviano un segnale di allarme. Sono i segnali radio a consentire la trasmissione tra i diversi componenti dell’impianto: segnali che si rivelano efficaci anche in presenza di eventuali ostacoli fisici, che possono essere superati senza problemi. Come detto, né i sensori, né la sirena né la centralina sono cablati: in altri termini, sono privi di fili. La scelta della trasmissione radio per il trasferimento dei dati offre un altro vantaggio di non poco conto, rappresentato dalle frequenze diverse che permettono di evitare e prevenire manomissioni.
Il cervello e il fulcro di un sistema di allarme wireless sono rappresentati dalla centralina, che è l’elemento il cui compito è quello di elaborare le informazioni che provengono dagli altri componenti. Non solo: la centralina è responsabile anche dell’attivazione delle sirene e permette di avvisare la centrale di pubblica sicurezza in caso di necessità. Le informazioni che vengono elaborate dalla centralina giungono dai sensori, che rilevano le vibrazioni e i movimenti sospetti: i dati vengono trasmessi a un elaboratore centrale, prima che i diversi dispositivi di allarme possano essere attivati. Le sirene sono i più conosciuti di questi dispositivi: esse producono sia segnali visivi che segnali uditivi, e sono concepite e realizzate per non essere messe fuori uso facilmente dai malintenzionati.
Quanto è sicuro un impianto wireless?
Pur partendo dal presupposto che non esiste impianto che possa scongiurare al 100% il rischio di furti e intrusioni, certo è che un allarme wireless garantisce standard di sicurezza molto elevati, al pari di quelli offerti da un sistema cablato. Le variabili in gioco sono diverse: la qualità del prodotto, la professionalità di chi installa l’antifurto e la banda di trasmissione. Per esempio, un punto a favore è l’antifurto a doppia frequenza, che si rivela utile e prezioso in caso di disturbi perché può contare su un doppio passaggio di dati. Altrettanto preziosa è la codifica criptata, grazie alla quale si ha la possibilità di prevenire i disturbi alla comunicazione che potrebbero provenire da altri dispositivi. Infine, è importante menzionare il lavoro di anti-jamming, che fa in modo che i topi di appartamento non riescano ad alterare le comunicazioni radio.
Insomma, per poter essere reputato efficace un antifurto wireless per la casa di alto livello deve non solo essere a doppia frequenza, ma anche in grado di prevenire la saturazione della frequenza, che potrebbe favorire un accecamento del sistema. La sicurezza delle sirene è, a sua volta, fondamentale: proprio per questo motivo c’è bisogno di un sistema anti-perforazione che impedisca ogni tentativo di manomissione e di un sistema anti-schiuma che possa evitare che l’immissione di schiuma poliuretano possa arrecare danni. Ogni sirena, inoltre, dovrebbe essere munita di un tamper, che corrisponde al pulsante anteriore e posteriore grazie a cui possono essere azionati altri allarmi nel caso in cui la sirena stessa venga staccata dal muro o comunque aperta.
I potenziali difetti degli impianti wireless
Gli impianti wireless in linea di massima non presentano difetti: il solo inconveniente potrebbe essere correlato alle interferenze radio, ma si tratta in ogni caso di falle a cui si può porre rimedio senza troppe difficoltà, sempre tenendo conto della qualità del dispositivo con cui si ha a che fare. Per quel che riguarda i costi, è bene partire dal presupposto che cercare di spendere il meno possibile quando si parla di sicurezza non ha molto senso, anche se questo non vuol dire che si possa aprire la porta a spese superflue o a sprechi.
Il vantaggio più consistente che deriva dalla scelta di un impianto senza fili riguarda il fatto che per installarlo non occorrono lavori di muratura di alcun genere: non c’è bisogno di distruggere o comunque forare le pareti per far passare i fili. Per il resto, i prezzi degli altri componenti variano a seconda dei casi e dei marchi: una centralina della Bentel può avere un prezzo massimo di 300 euro, mentre per un modello della Daitem non si esclude la possibilità di salire fino a 500.
Un kit antifurto è una proposta da considerare per coniugare praticità e sicurezza: si tratta di una soluzione unica che già comprende, oltre alla centralina, tutti gli allarmi e tutti i rilevatori di cui si ha bisogno. Come sempre, il prezzo cambia a seconda dei casi, e in particolare in funzione della quantità di rilevatori necessari: è evidente che per proteggere una villa di 200 metri quadri c’è bisogno di un numero di sensori superiore a quello richiesto per un appartamento di 80 metri quadri. Rimanendo in una fascia di prezzo media, un kit antifurto con una centralina, una sirena da esterno e un paio di rilevatori può costare attorno ai mille euro; se, invece, si vuole optare per un prodotto di fascia alta, si spenderà qualche centinaio di euro in più per una soluzione che includa anche i contatti per le finestre e per le porte.
Un kit allarme wireless a doppia frequenza è più costoso rispetto a uno classico, ma al tempo stesso offre anche una protezione migliore e delle garanzie supplementari. Quando ci si accinge a un acquisto e si prendono in considerazione i prezzi, dunque, non ci si deve limitare a valutare solo l’aspetto hardware, ma è bene pensare anche alla trasmissione dei dati. Non di rado, può essere utile prevedere la possibilità di integrare il sistema di antifurto con un combinatore telefonico GSM o addirittura con un sistema di videosorveglianza. Gli impianti più moderni sono dotati di sensori in grado di dialogare tra loro e consentono di gestire varie tipologie di eventi. Tra le caratteristiche da ricercare, in sintesi, ci sono l’integrazione delle chiamate di soccorso, la tecnologia wireless bidirezionale, la codifica criptata, i contatti porte, il doppio combinatore telefonico analogico e GSM e la frequenza di comunicazione 868 Mhz.
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