Le modalità di pagamento delle visure ipotecarie e catastali dal mese di luglio del 2017 sono aumentate: merito dell’entrata in vigore del provvedimento n. 120473 del Direttore dell’Agenzia delle Entrate risalente al 28 giugno dello scorso anno, che individua le disposizioni attuative che devono essere rispettate per la riscossione dei tributi speciali catastali e delle tasse ipotecarie. L’introduzione del modello F24 Versamenti con elementi identificativi riguarda il pagamento di interessi e sanzioni amministrative, di tributi speciali catastali e relativi accessori, imposte e tasse ipotecarie e qualsiasi altro corrispettivo che sia dovuto agli Uffici Provinciali e del Territorio relativo al rilascio di riproduzioni cartografiche, attestazioni, copie o certificati o all’estrazione di dati. Sempre il modello in questione può essere impiegato per presentare gli atti di aggiornamento catastali.
I tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie devono essere corrisposti a un intermediario convenzionato con l’Agenzia delle Entrate, che provvede a fornire un apposito contrassegno rilasciato per via telematica. In sostanza è stata istituita una tipologia di contrassegno che in precedenza non esisteva e che deve essere adottata per il versamento delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali che vanno pagati per i servizi di pubblicità immobiliare o catastali. Le riscossioni possono essere effettuate nelle modalità specificate nel provvedimento; i pagamenti con titoli al portatore o in contanti non sono più possibili dal 1° gennaio del 2018.
Cos’è e a cosa serve la visura catastale
Una visura catastale permette di consultare i documenti e gli atti catastali, offrendo la possibilità di acquisire gli atti di aggiornamento catastale, i dati anagrafici dei soggetti a cui sono intestati beni immobili (sia che si tratti di persone fisiche, sia che si tratti di persone giuridiche) e i dati reddituali e identificativi dei fabbricati e dei terreni. Non solo: attraverso una visura catastale si può fruire anche dell’elaborato planimetrico, delle monografie dei punti fiduciali, dei dati grafici delle unità immobiliari urbane, delle monografie dei vertici della rete catastale e dei dati grafici dei terreni, vale a dire le cosiddette mappe catastali.
Le planimetrie possono essere consultate solo da coloro che hanno diritto sul bene immobile o da soggetti che hanno ricevuto una delega a tal scopo, mentre tutte le altre informazioni catastali sono accessibili a chiunque, dal momento che sono pubbliche: per poter entrarvi in contatto è necessario pagare i tributi speciali catastali relativi. Per gli immobili di cui si è titolari in catasto, in ogni caso, è prevista la consultazione personale: si tratta di una consultazione gratuita, che non prevede il pagamento di tributi, disponibile per i titolari di diritti reali di godimento o del diritto di proprietà.
La consultazione online: cosa bisogna sapere
La consultazione online delle visure catastali permette di accedere alla banca dati ipotecaria e catastale degli immobili di cui si è titolari dei diritti menzionati poco sopra. Le visure attuali e storiche delle unità immobiliari vengono messe a disposizione su file in formato pdf, così come le ispezioni ipotecarie, le visure planimetriche e le visure della mappa. Attenzione, però, perché l’accesso al servizio è vincolato all’abilitazione ai servizi telematici Entratel e Fisconline. Si possono richiedere visure attuali per soggetto, visure storiche o attuali di un immobile e visure della mappa: in questo caso è necessario impostare la ricerca specificando gli identificativi catastali. La visura per soggetto storica per il momento non è prevista.
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