Anche il Natale ha le sue piante: alcune possono essere finte, come l’albero di Natale, altre invece sono vere e sono tra i regali più diffusi di questo periodo. Si parla della Stella di Natale, di cui forse pochi conoscono le origini e la storia che sono molto affascinanti e interessanti.
Natale tropicale
C’è qualcuno che non ha mai comprato, ricevuto, regalato una Stella di Natale? O forse c’è chi la conosce solo con il suo nome “di battesimo”: la Poinsettia. Comunque la si voglia chiamare, si parla di una piccola pianta perfetta soprattutto per gli appartamenti, caratterizzata da foglie grandi e vistose di colore verde e rosso. Due colori che, appunti, la rendono molto natalizia al punto che per qualcuno scoprire che si tratta di una pianta tropicale ed esotica potrebbe essere quasi traumatico!
Soprattutto perché, a differenza dell’abete che è effettivamente un albero Nordico, questa pianta tropicale in quanto tale non sopporta il freddo, ed è anche particolarmente sensibile per cui alle nostre latitudini in pochissimi riescono a farla sopravvivere alle feste natalizie. Del rifiorire, poi, proprio non se ne parla: ma se volete qualche consiglio, qui potreste trovarne qualcuno di molto utile.
Il Natale che ama il caldo
Come tutte le piante, anche la Poinsettia ha un nome scientifico: Euphorbia Pulcherrima che si trova, nei giardini tropicali, anche molto comunemente tanto da formare anche delle siepi. Il suo vero habitat naturale è il sottobosco delle foreste molto calde e umide dell’America Centrale, in particolare il Messico, dove si conosce con il nome di Flor de Nochebuena (Fiore della Vigilia di Natale) in quanto le sue foglie assumono il colore rosso proprio a dicembre. Avete capito bene: non sono i fiori a diventare rossi – infatti sono piccoli e gialli – ma le sue foglie.
Di fatto, quindi, il fatto che le foglie diventino rosse proprio nel periodo Natalizio è solo un caso perché come anticipato, la Pianta odia il freddo e c’entra molto poco con l’idea romantica del Natale delle nostre latitudini, con i dolci, il panettone e la cioccolata calda. È una pianta che sta bene al caldo, alla luce, e con tanta umidità.
Se è divenuta un simbolo commerciale di questa festa, la “colpa” è di Paul Ecke, un Imprenditore della California responsabile intorno al 1820 dell’importazione negli USA di questa pianta: in quegli anni infatti la tecnologia iniziava a permettere di coltivare le piante tropicali nelle serre. Ecke quindi selezionò le varietà di Poinsettia a seconda delle sfumature di colore delle foglie (infatti esistono anche foglie che diventano arancioni, rosa o bianche) e quelle con dimensioni da vaso, e in questo modo rese la Stella di Natale una accessorio e una decorazione di questa festività.
Alle nostre latitudini, quindi, la Stella di Natale sopravvive non più di 8 settimane. Potenzialmente potrebbe vivere anche più a lungo, ma sono in pochi a volerlo davvero specie perché è molto difficile riuscire a far colorare di nuovo le foglie al Natale successivo: infatti già da ottobre occorre simulare le notti tropicali, tenendo la pianta al buio totale per 14 ore, e poi esporla alla luce dalle 8 alle 10 ore (e in inverno, nella maggior parte dell’Europa, tutte queste ore di luce nemmeno ci sono!).
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